“Non è tradimento il dolore”.
Una lingua segreta
Michela Zanarella, forte di un bagaglio esperienziale poetico importante (ha già pubblicato diciassette libri e sue poesie sono state tradotte in varie lingue) traccia proprio nel titolo di questa bellissima silloge, edita dai tipi di Interno Poesia, la missione di una vita: il Recupero dell’essenziale. E lo fa con la poesia, naturalmente, poiché i versi compongono gli istanti, i momenti cruciali e consapevoli di un’attitudine all’idea, primo tassello di un puzzle che compone e struttura l’identità di un individuo e della sua arte. Tale individuo tuttavia si cela dietro i versi: la poeta stessa cerca una “lingua segreta” che la guidi a un graduale nascondimento affinché sia infine la poesia a manifestarsi.
Tempo e poesia
Nella silloge di Michela Zanarella v’è consapevolezza anche dolorosa che solo la poesia può incagliarsi nel tempo, affinché la coscienza non si perda nel suo fluire inenarrabile. Zanarella vive in ogni componimento un quadro da cui rivedere assorta il sole che “prende possesso dei nostri sguardi”, la vita che vibra allo scorrere del tempo come un’onda del mare. Il recupero dell’essenziale diviene recupero di sé, un raffronto coraggioso con l’abisso del tempo che spesso pare accompagnarci nel nulla. Ogni poesia arresta il momento di luce, un suo “contorno provvisorio” come noi siamo: provvisori, di passaggio, talvolta insignificanti, morti da vivi ma salvati forse dal senso di meraviglia che possiamo in noi trattenere e infine comprendere. La poesia stessa nel suo linguaggio coglie analogie fra noi e le tracce della bellezza rivelata dalla natura che ancora ci avvolge, sebbene compromessa dal vivere contemporaneo, nevrotico e cittadino che ci costringe alla solitudine.
Essenziale Bellezza
Nella voce di Zanarella emergono tracce di una connessione, di un restare con l’altro da sé per riconoscersi umani e testimoni di una poesia che tenta un continuo manifestarsi: come nella silloge in questione che cerca insistentemente l’essenziale. Si segue con maggior partecipazione una scrittura affrancata da ogni artefatta enfasi, diretta e profonda.
Voce e vero talento poetico
Narratrice abile e discreta, dalla voce sommessa ma precisa e di indubbia felicità espressiva, Zanarella vive quasi – attraverso l’esercizio della memoria – una doppia vita, per una oggettivazione del vivere quale radicale tentativo di comprensione della realtà, sempre fragile quanto meravigliosa e complessa: un guardarsi per guardare meglio l’altro, col quale riconoscersi. Il tempo inganna la nostra percezione dell’esistere, che pare sfarinarsi a ogni secondo; questa poesia ne cerca il significato esulando il tempo stesso, nel tentativo assiduo di capire il mistero che origina ogni nostro impulso e a cui proprio la Poesia risponde.
Recupero dell’essenziale è la splendida conferma di un talento poetico importante e – si spera – in continua evoluzione.