“Contro.”
GOG edizioni è una bellissima realtà editoriale e fin da subito è stata un’ispirazione per i tipi di Scrivere Poesia. La voglia di veicolare idee buone e originali e un pensiero indipendente e non banale ha attratto una bella schiera di lettori forti e il loro catalogo offre libri bellissimi.
Con uno dei loro ultimi testi, “Manifesto contro l’editoria” (che assolutamente consigliamo di leggere) svelano il mondo difficilissimo, paradossale e inquietante dell’editoria che, incredibilmente, pare muoversi proprio a scapito del libro e della libertà di pensiero (e della bellezza) che il libro veicola.
“Entrare in libreria, oggigiorno, sembra un atto rivoluzionario” dicono alla GOG; e continua:
“Che si compri su Amazon o Ibs, oppure nelle librerie di catena come Feltrinelli, Mondadori, Libraccio, o persino nella piccola libreria sotto casa, la realtà, dicevamo, è che siamo complici di un sistema perverso. Perché? Perché per stare in libreria, agli editori, è richiesto un vero e proprio tributo. Fare in modo che il proprio catalogo approdi sugli scaffali delle Mondadori o della libreria indipendente, necessita di un accordo con un distributore.”
Il libro condensa una serie di nozioni e riflessioni che motivano il loro “addio al mondo” (editoriale soltanto, si spera) pur rimanendo GOG, che sempre propone fantastici testi.
E SP vuole aggiungere a tal proposito alcuni versi del bellissimo libro di Serse Cardellini (che potete acquistare cliccando QUI) “Dal Bardo”:
Le librerie son cimiteri
Le librerie son luoghi sacri,
simili a tanti cimiteri
ove ogni testo è una bara di pensieri
riposta nei loculi a scaffale
e ogni dorso ha la sua epigrafe.
In questi campi santi, lettori cari,
bisognerebbe togliersi i calzari
per onorare con un gesto mite
chi ha narrato le nostre vite.
Ma qual è il punto? Qual è il senso di un libro in libreria se coartato dalle leggi assurde del mercato?
A voi chiediamo un pensiero. Davvero.