“Certi adorni versi.”
Terra e Poesia
La poesia di Serena Mansueto nasce e fiorisce nella terra rossa e arsa delle Puglie, dove la poetessa è nata. Il carattere difficile e la storia di questa terra riservano beni preziosi che fioriscono e crescono come gli ulivi ovunque e i vitigni pieni di nettare che scalda il sangue. Arsura e dolcezza, terra e sole principiano le poesie contenenti nella silloge della poetessa e formano una intensa prova artistica in cui i Travestimenti (titolo dell’opera, edita da Eretica Edizioni) sono altresì un denudarsi, un rivelarsi in una confessione sofferta che, dal pensiero al linguaggio poetico, attraversa una maturazione progressiva, talvolta dolorosa, incanalata in quattro fasi vitali, quattro nodi (come gli stessi nascosti dalle radici degli ulivi nel loro allargarsi sotto terra) ognuno dei quali delinea gli aspetti peculiari delle poesie che tenacemente palesano una ricerca intimista della bellezza.
Malvasia nera
non canti la notte buia
regali la luna, spegni la ghiacciaia tra i crespi
rami dei vigneti
avvitati dai sarmenti.
E poi noi.
Foglie nude e innesti.
La bellezza, l’amore, i nodi
Una bellezza che brucia dentro e fuori l’Io, identificata con gli umori della terra, severa e agra, color ruggine; un tesoro entro cui ritrovarsi, passando al contempo da un travestimento all’altro, appunto, per riapprodare a se stessi.
Ancora la poesia è una scoperta di sé in cui anche l’amore, croce e delizia, come direbbe Sandro Penna, richiama una terra color zafferano, il mare dell’attesa, il disincanto e la nostalgia di un ricordo furtivo e sensuale entro una percezione del tempo unica che si palesa nella creatività del ricordo stesso e del sentimento.
Apri le tue palpebre
e approda sulle sponde: sono solo imbroglio
di ebbra euforia
e quest’anima che hai visto sguazzare
era solo paglia in mezzo al mare
Travestimenti
È un vagare di parole armate (e amate) nell’ultimo nodo della raccolta, più umorale e viscerale, ennesima occasione di travestimento, di essere, qui e ora; una coscienza che piano si arena nelle vicende del mondo, nelle tracce esperienziali che innervano la sensibilità poetica di Serena Mansueto e, per miracolosa corrispondenza, la sua identità. Essere tutto e niente nel silenzio e ritrovarsi nella vibrazione della parola che racconta passato, presente e, come il vento, si sposta e si fa ghermire dai molteplici significati che il giorno venturo riserva.
Travestimenti è silloge che racconta di speranza e per essa una sincera dedizione che la poesia rinnova: verso dopo verso.
Comment (1)
Michele Pappalardi
Serena è amica miaaaaa!!! Fierezza e stima! Evvaiiiii