8 aprile 2007
1.
Ho salvato il nascondiglio
più caro e irrisolto
dove si liberò l’infanzia.
Il suo orizzonte dai riflessi
sinceri
e le luci incompiute.
Ho nelle mani il mare
il suo amore,
sui polpastrelli l’oro
e d’entrambi l’odore;
sulle guance il rossore
imbarazzato, il calore
d’un bene mal svelato.
Ogni male pare ristorato,
il sole insozza
con reminescenze tenaci,
con luce irreversibile
tratteggia l’anima;
e io sento,
sento quell’ispirazione
che di cielo e mare
in una nube
ha il suo candore;
e pur nullità menzognera
amerei un giorno
un giorno ancora
prima dell’innocenza.
Comments (2)
Anonimo
Bella!
Bella la nostalgia dell'innocenza infantile cui siamo chiamati tutti a tornare!
Quanto più bella e carica di motivi quando ne si attinge il profumo nell'età adulta!
Ci vuole però una vita per recuperare quello spirito d'infanzia, come diceva la anziana Superiora a Bianca De la Force ne "I dialoghi delle carmelitane" di Bernanos.
AnnaV
Pietro Fratta
Hai ragione, Anna.
Non un'illusione di innocenza, ma una vera e propria rinascita.
Buon fine settimana :D