Non siamo soli ma minuscoli,
Quasi invisibili. Le galassie danzano
Nella nostra testa. Si banchetta
Con gli stivali ai tavoli, si fantastica
Sui piaceri notturni e ubriachi
Ci crediamo lucciole.
Un giorno
Anche Dio si innamorerà
Della nostra felicità. Sarà
Come un incubo. Smetteremo
Ogni desiderio di vederci in cielo
A cantare infinite lingue
Disperse fra nuvole e tempi
Di guerra.
Non abbiamo salvezza.
È da pazzi ricordarci bambini
In corpi molli e vecchi: siamo tutto
Nella nostra carne. La speranza
è fatale e non ci ringiovanirà.
La Sapienza non è benefica
Come il vino giovane.
La fede ci farà impazzire e nel nulla
Che saremo questo Dio premuroso
Che abbandona ogni cuore
Ci stringerà nel suo tutto
E tutto saremo.
La tua luce resiste?
Non temi quel rossore
Che vagheggia sopra il mare?
La gente ti crederà il male
E alla fine della notte non avrà memoria
Dell’adorazione
Che salvava dalla paura.
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Mariella Balla
Splendida