Credi che la divinità possa creare un luogo che non è il Paradiso? Credi che la Caduta sia qualcosa di diverso dal non sapere che siamo in Paradiso?
Borges
Oggi è il suo compleanno. Scrittore fra i più creativi dello scorso secolo, padre del realismo magico, erede del paradosso in scrittura di Chesterton.
La prima lettura è difficile dimenticarla. Un’esperienza. In qualche modo – a suo modo – Borges rappresentava la contraffazione della realtà la cui chiave consolante di lettura era l’ironia onnipresente nei suoi scritti. Era come a dire: la vita è assurda; va raccontata il più realisticamente possibile; e più è realistica questa narrazione e aderente quasi alla realtà, più la narrazione stessa è assurda. I racconti sembrano irreali, se non magici, ma è la realtà, tutto qui. Per notare tali paradossi ci voleva quell’acume e quell’analisi del linguaggio che solo grandi pensatori affrontarono, come Wittgenstein, sebbene con strumenti ben diversi (ma altrettanto geniali). La resa – la scrittura semplice, persuasiva, diretta e coinvolgente – facevano di Borges un caso unico della narrativa mondiale.
E oggi è il suo compleanno. I maggiori suoi titoli sono editi da Adelphi e fanno bene all’anima. Che viene dapprima disorientata… e poi consolata.