“Solo, non sarai nessuno.”
Anzitutto Shakespeare innamorato è pur sempre Shakespeare. Le sue pene d’amore non sono condite da struggimenti infiniti e autocompatimenti, ma da presagi oscuri. Peggio, si dirà. Ma i sonetti qui selezionati in questo indispensabile libretto, edito da Garzanti, sembrano stralci di tragedia; o forse momenti di profonda verità. Il Bardo è innamorato ma il suo amore è scomodo: la sua Poesia nasce da un amore mancato, o viceversa – ossia dalla necessità di accettare la mancanza d’amore per far nascere una poesia dal respiro ampio che sfiora temi di fondamentale importanza, la vita, la morte.
In effetti l’amore è questione di vita o morte, sempre, giacché l’amore, secondo tali sonetti, dà un senso all’esistenza – e di conseguenza una vita senza amore è una vita tormentata.
I sonetti formano un canzoniere di amore e sangue; un canzoniere che raccoglie ogni possibile crepa o meraviglia dell’anima: gelosia, odio, fedeltà, felicità. Il mondo intero, insomma, che non basta per rispondere al dilemma sulla fugacita e sul senso della vita; ma è bastevole forse per la poesia che si consacra alla Bellezza.
Poesie per amanti, solitari, poeti: sono le piccole gemme del sommo Shakespeare.
Buon San Valentino a tutti.
Tu sei il mio intero mondo
Di William Shakespeare
Ed. Garzanti
Pag. 90, €4,9