Vent’anni fa ci lasciava Giorgio Saviane, scrittore originale, introspettivo e verace, un autentico e sincero artigiano della parola. “Eutanasia di un amore” superò il milione di copie vendute, ricevette vari premi e divenne un film. Il suo libro più geniale, che tanto mi scosse, fu però “Il Papa” (Premio Campiello) romanzo tormentato che ben sintetizzò, nella figura più autorevole della Chiesa, il dubbio e la crisi spirituale che ci avvolge. Saviane è stato inspiegabilmente dimenticato, ma vale assolutamente la pena riscoprirlo.