Il Santo Papa… robot
Esattamente mezzo secolo fa, usciva negli USA una doppia antologia fantascientifica, poi ripubblicata in Italia un paio di anni dopo. In questa duplice versione italiana, Buone notizie dal vaticano, Robert Silverberg, uno dei giganti della fantascienza, è alle prese con un racconto scanzonato, che gioca col gusto dell’assurdo e attende, coi suoi personaggi, la fumata bianca in Vaticano che indicherà l’elezione di un papa robot.
Nell’attesa, è inevitabile la descrizione di un mondo religioso che sempre si affaccia al mondo tecnologico, fino a esserne succube, perdendo l’umanità e spiritualità della buona novella: l’ipotesi di un papa robot non dispiace, perché utile al proselitismo di ultima generazione della Chiesa. Strana la narrazione ma assolutamente godibile, fra prima persona plurale e singolare: le riflessioni del gruppo di amici che attendono l’elezione papale enfatizzano coralmente le contraddizioni del loro tempo per aggiungere veridicità alla versione futuribile di Roma cattolica e ipertecnologica.
Fantascienza, religione, femminismo
