FACCIAMO POLEMICA?
La piccola Pesaro è soprattutto invischiata nello strepito della Stagione. A tal riguardo la poeta riminese (e geograficamente vicinissima) Isabella Leardini vi aveva dedicato un libro stupendo e maturo, edito da Donzelli, Una stagione d’aria, lungo e incantato canto d’amore, giovinezza e ansie adolescenziali, e tuttavia lontano dal marasma del turismo ammassato.
Sarebbe bello prendere quel libro e leggerlo sotto l’ombrellone, benché evochi una stagione d’aria e non di afa. Sotto l’ombrellone, poesia pura e avvolgente. Ma è fattibile? è possibile?
Ogni libro da amare merita l’ozio più creativo e forse la solitudine; non necessariamente il silenzio.
Ma i libri che oggi propinano con sconquasso di neuroni, con ricchi premi letterari accordati a suoni di marketing (troppo assonante con marchetta) post-Desiati – questi libri di stagione vogliono silenzio o clamore?
Oggi, conoscendo una piccola e giovanissima libreria fanese, la Emera libreria, angolo adorabile impregnato da una strana inattesa serenità, abbiamo trovato libri sconsolati dalla loro stessa bellezza contenutistica (è permesso così definirla?); meravigliosamente soli perché indipendenti, belli e complessi – di quella complessità che stuzzica il cervello, ma non lo lessa.
(Umile consiglio: andate a visitare la libreria Emera: tantissimi sogni saranno presto realizzati e le premesse ci sono tutte).
Libreria indipendente EMERA, Fano
E allora: il lettore di SP è come il lettore gogghiano, così descritto con franchezza dall’ultima newsletter di GOG edizioni? Aristocratico, snob, che “ama le folle inferocite ma odia le masse”? O il lettore di SP Edizioni vuole una lettura che insceni un strano dialogo amoroso fra gli occhi e le parole stampate, finanche il bianco che procede il bel verso?
La Poesia, naturalmente
Ci si riferisce alla Poesia, naturalmente. Cristallina, fresca d’ispirazione quanto colma di calore. Imperscrutabili e irresistibile; talvolta gioiosa e con tematiche forti.
Ma il lettore dell’estate non vuole innamorarsi del libro: cerca semmai un amore di stagione afosa, un amore fugace che soddisfi i sensi in breve tempo (in realtà non ci riesce) , magari con il tormento tossico dei romanzoni infiniti ed esotici (pace all’anima di Wilbur Smith).
Carezza
In piena estate, anche la carezza e il sogno sono categorici e impegnativi. Sono un incanto su cui soffermarsi e che richiede la frescura della riflessione, senza ventilatore, e l’adagio dell’ozio di cui sopra.
E questi stupendi libri meravigliosamente attendono. Per musicare e stuzzicare.
E per non fare mai – se possibile – polemica.