Descrizione
Il poema, scritto durante la quarantena del 2020, concepito come “opera museale su carta”, è di stampo simbolista, molto affezionato all’Eliot dei Quattro Quartetti e ai sonetti di Shakespeare. Narra le vicende di un file di videoscrittura creato sul desktop di un computer e destinato alla condivisione nel metaverso: là potrà essere compreso, apprezzato, oppure ostracizzato e ignorato. Proprio come un essere umano, Bambino.doc, poi Ragazzino e infine Lui – andrà nel mondo, studierà, viaggerà, cambierà case. Una odissea poetica-esistenziale, digitale, forse geniale e folle, a conferma del grande talento della poetessa Letizia Zaffini: questa silloge è dedicata ad Arcigay Agorà di Pesaro, a cui va una parte dei ricavi – come è sempre nel modus operandi della Casa Editrice Scrivere Poesia
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