“Generiamo senza dare vita”.
Luogo e tempo della parola
È la parola stessa luogo e tempo che origina la voce delle nostre coscienze e alimenta infinite domande esistenziali. Il talento Giorgiomaria Cornelio sorprende per la precoce e rara sensibilità poetica grazie cui prova con la poesia a ricalcare le tracce del mistero creativo che dia senso all’esistenza – o ne è l’origine.
La poesia a nudo svela il fuoco inconcepibile del misticismo
La storia della parola, sacra al suo divenire eppur immutabile, affronta nella Consegna delle braci (già il titolo è paradigmatico) pubblicato per i tipi di Luca Sossella editore, l’inizio della rivelazione di sé, misterioso incatenamento d’amore con l’uomo-poeta affacciato al Logos, al cuore nero e indelebile del nulla, in cui sopravvive tuttavia la brace, il residuo ultimo del mistero che solo la poesia può preservare per impedirne il tragico spegnimento.
Voce della Poesia
La brace è voce dalla tomba, o della vita impossibile, ovvero della Poesia? È un percorso vertiginoso, benché gestito da una scrittura straordinariamente fluida a al colmo dell’ispirazione: pagina dopo pagina si schiude il tentativo di affrontare il dunque; una disamina della poesia stessa in cui il poeta – con amore e coraggioso disvelamento di sé – si annulla all’atto creativo e all’espressione della poesia: i suoi versi confessano uno strappo al pensiero quando questo cerca di elevarsi, col rischio consapevole di una ricaduta nel silenzio, nel tutto inautentico:
Qualcosa insinua, a via dritta.
Nome chiami la cartula
col sortilegio dell’ombra, per
baciarla nell’orazione.
Ma nome è ciò che agro dalla
saliva
è venuto a mancare.
Così s’intende la scrittura: un
lento stornare la necessità
della risposta.
Frenesia e abbandono
Nella nostra triste epoca piena di frenesia, in cui assistiamo a frotte di giovani scrivere frasi in versi per imitazione di un blando pensiero amoroso, la poesia di Giorgiomaria Cornelio ci accompagna in un altro mondo, un mondo vero in cui il percorso poetico si dipana nella mente e nello spirito per accogliere l’opera d’arte, composta da rimandi visivi, da scritture preziose che preservano l’arte orale dei sapienti del passato, rielaborate da una voce giovanissima e talentuosa.
Comunque puoi chiedere
se legittima è la radice
dell’inchiostro.
Per il lettore si accende certamente la speranza – mai clamorosa, quanto assolutamente concreta – che il semplice piacere della lettura si affida naturalmente a una poesia autentica, che dal mare di nulla trae parole di nuova forza e vigore.
Eredità
La poesia di Giorgiomaria Cornelio in tratti definibili di stupefazione appare in abbandono amoroso e totale, aderente al significato quasi infinito delle parole nelle sue innumerevoli concatenazioni, e lascia credito a una poesia che di certo genererà altra poesia, inverata in se stessa.
Con La consegna delle braci abbiamo conferma di uno dei talenti più sorprendenti e potenti delle nuove generazioni, e farà ancora parlare di sé.