“È il vostro mondo – beata prigione.”
Sul bellissimo canale Youtube di Diego Luschi, scrittore e autore del romanzo biografico dedicato ad Amedeo Modigliani (“Vi sento”, Viola editrice) ecco un intervento di ScriverePoesia dedicato a una sua Poesia (potete anche cliccare sul video per ritrovarvi sul canale di cui sopra).
Sandro Penna (ne abbiamo già parlato in un precedente post, recensendo un’impagabile raccolta edita da Garzanti) ha sempre lasciato nelle sue brevi poesie, nei componimenti epigrammatici che accarezzano il nostro cuore, una sottesa ma costante brama di vita – quasi ad assaporare la fame che la vita gli faceva rinascere ogni giorno e che bruciava ogni notte. La sua poesia manifesta – in chiave anti-ermetica – il respiro quotidiano che le poesie “grecizzate” svelavano. Poeta raffinato e colto, poeta silenzioso, trasfigurava il desiderio sessuale nel richiamo di un mondo antico, pagano, libero dal presente e affezionato a una realtà che imbriglia i suoi sensi.
Un grandissimo poeta, scoperto appena trentenne da Umberto Saba e sempre segnato da una vocazione pura all’arte misteriosa della Poesia.
Fanciulli che correte per diletto
o lenti andate per qualche padrone.
chi facevate un giorno, o mio padrone,
di adesso!, straripare dal suo letto
come un fiume in eterna inondazione?
Anonimi, diceva in suo diletto,
ove andate fanciulli senza nome?
Oggi il mio amore ha un nome, un nome eletto,
un viso che da quando a me sorrise
non io saprò descrivere se bagno
già troppo il foglio di troppa emozione.
È vostro il mondo – e quello che vi uccise,
o l’ignaro assassino! è il mio compagno.
È vostro il mondo – beata prigione.
Sandro Penna
da Stranezze
(Garzanti, 1976)