Il disegno di Giorgio Franzaroli è intenso, ricco di un tratto assolutamente espressivo ma traslato in figure ironiche e quasi oniriche: si direbbe lo stile di un fumettista umoristico, con le giuste iperboli nei tratti dei personaggi per esaltarne la comicità ma anche la scomoda difficile umanità.
Allievo del corso di fumetti Zio Feninger dove insegnano Andrea pazienza, Igort e Lorenzo Mattotti, bolognese, Franzarotti aveva tuttavia una storia particolare da ricordare, risollevata e portata alla luce dai nascondigli della memoria: il fumetto gli ha consentito di raccontarla e condividerla.
Ambientato nella seconda guerra mondiale, Orrido Famigliare è la storia dei suoi nonni, del periodo duro e misero che i famigliari vissero al confine con la Jugoslavia di Tito, malvisti da una parte per essere italiani e presunti fascisti – e dall’altra di essere comunisti: una esclusione inevitabile che poteva costar loro la vita. Ma c’era un amore e una famiglia che dovevano crescere e che bisognava difendere. Bisognava cioè fuggire, nascondersi, mantenere la propria dignità nel pieno dell’odio e di una orrida guerra (come tutte). Franzaroli ha scritto un romanzo, vignetta dopo vignetta, fumetto su fumetto, raccontando questa storia vera, ascoltata da bambino, con un ritmo sorprendentemente incalzante. È un libro stupendo e commovente da divorare in poco tempo, un libro attualissimo che Pop Edizioni ha appena pubblicato e che meritoriamente ha portato alla luce. Una storia che non si dimentica e che forse era la storia di tutti coloro che furono travolti dalla guerra. “Orrido” è famigliare perché tutta la famiglia viveva un’esistenza travagliata, fra paura e coraggio e una voglia di vivere che alla fine ha vinto, oltre ogni minaccia e violenza.
Orrido famigliare
Di Giorgio Franzaroli
Pop Edizioni
Pag. 138, € 8,50