Nel silenzio: per una poesia della speranza.
La poesia è, inaspettatamente, la risposta coscienziosa e sempre idonea ai tempi che vive: la libertà dei versi, di un pensiero sognante che individua e delinea una persona affamata di vita – una vitalità che affermi un’esistenza, un Io originario che viva la vita nella bellezza e in una silenziosa felicità, come un segreto innamoramento.
Ma nell’era di una nevrotica multimedialità che sbriciola l’identità di ognuno, consegnata a un’esistenza sacrificata all’istantaneo, alla chimera del tutto e subito, come vivere la bellezza autentica e vera, come ritrovare il candore che possa identificare la bellezza stessa?
Emerge fra le pubblicazioni indipendenti la silloge poetica diBenedetta Badaracco, nel cui titolo è già affermata un’intenzione: Scrivo nel silenzio.
Giovane autrice e attrice, Badaracco ha lasciato un’ammirevole traccia sui suoi videoyoutube che raccontano i suoi impegni artistici, i progetti poetici coinvolgenti persone di ogni età ed estrazione sociale. Un impegno la cui sintesi è ben esplicitata nelle sue poesie.
I suoi versi nascono dal silenzio, ultimo luogo distinto dai non-luoghi, unico stato di coscienza in confronto con sé stessa e, infine, unica occasione di salvezza da cui fiorisce una poesia personale, meravigliata e forte, avvalorata da un linguaggio straordinario, estratto dalla memoria comune: il dialetto.
I ricordi stanno sempre là,
tra ?n cassetto e ‘na fotografia.
li senti nei profumi,
nell’accordi de ‘ste note,
in tutte quelle lune
che s’affacciano de notte.
Il dialetto come sinonimo di veracità, come ulteriore distinzione dal linguaggio impoverito e banale di oggi – ma anche come proposta di una lingua univoca e famigliare, ricca e di straordinaria forza collettiva e connettiva. La quotidianità raccontata dai versi ritrova una dignità innegabile; i sentimenti meravigliati verso le cose si descrivono con ironiche sfumature e una forza melodica avvincente, come una cantilena che echeggia nelle strade di ognuno di noi.
Ma la raccolta procede anche fuori dal dialetto, per mezzo di poesie che si posano sul particolare e s’involano nei cieli, come fanno i sogni – da qui il candore ravvisato, la contentezza per una vita trascurata dalle continue distrazioni “dell’apparire” che formano una gabbia infelice da cui è quasi impossibile evadere.
Il contatto vivo con la natura,
selvaggio e animale,
quasi alchemico.
Vibrazioni in linea del cielo
si propagano e toccano l’ego.
Siamo l’input,
una retta ed un punto,
siamo spazio e tempo.
Siamo il particolare.
Apri gli occhi.
La poesia di Badaracco si oppone a tutto ciò con una romantica speranza, come una fuga e un’affermazione di una vera libertà individuale originata da una forza introspettiva appena sbocciata.
Scrivo nel silenzio
di Benedetta Badaracco
Pubblicazione indipendente
Pag. 46, € 10,30
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