Redazione

Pietro Fratta

Mi chiamo Pietro Fratta. Classe ’78, vivo e lavoro a Pesaro.
La parola è quello che sono. Ho sempre sentito la necessità di esprimere e avvertire la vita con la scrittura, per poter dare un senso alle giornate che vivevo.

Ho iniziato il mio primo romanzo a tredici anni e da allora non mi sono più fermato.
Ho pubblicato il mio primo libro nel 2004 per i tipi di Delos Books: un romanzo breve di fantascienza, Le terre del silenzio. Il genere fantascientifico vive di contaminazioni con molte conoscenze e discipline, con cui si confronta per analizzare la società odierna e prevederne le derive tecnologiche – e non solo – applicate alla società stessa. Un genere straordinario e fucina di idee e intuizioni irripetibili.
L’anno successivo pubblico per l’editore ARPANet (ora ARPABook) il romanzo breve Nella Città, dopo aver vinto un concorso letterario indetto dalla stessa Casa Editrice in collaborazione con Bompiani e Mondadori Multicenter
A seguire ho pubblicato vari racconti per riviste specializzate come Writers Magazine Italia e MacWorld, e ho cominciato a collaborare con varie riviste con articoli inerenti il mondo editoriale e quello delle spettacolo e dell’intrattenimento (la stessa Writers Magazine e, da segnalare, Fiction Tv della Nuova Periodici). 
Nel frattempo ho lavorato come libraio per le librerie Feltrinelli, ma non ho mai smesso di scrivere. Mai. 
Ma è stata la poesia a cambiarmi la percezione della scrittura e delle cose. Ho pubblicato la mia prima silloge nel 2019 per Bertoni Editore, intitolata Padre Figlio, con cui ho affrontato i temi della morte, del lutto e del riscatto della vita.
Sempre con Bertoni ho pubblicato nel 2021 la silloge Dall’altra sponda del Male e con Ivvi le poesie romantiche L’amore ovvero l’inizio del mondo. Nello stesso anno son stato Ideatore e curatore dell’antologia poetica Cuori a Kabul (Graphe.it Edizioni) raccogliendo poesie inedite – dedicate all’Afghanistan – di 22 poeti emergenti ed esordienti: il ricavato delle vendite del libro è destinato a Emergency.

Moltissimi  di noi scrivono poesie; ma solo una piccola parte di essi riescono a trovarne quella consistenza, quella forza e musicalità che la rendono autentica, potente e credibile al lettore.

Io cerco quella poesia, spesso annidata fra parole incerte e inesperte; ritengo sia mio compito trovare la loro essenza, guidando ogni aspirante poeta a trovare la sua voce autentica: lo straordinario nell’ordinario. Anche i corsi frequentati (con L’Agenzia Bookat, per capire meglio i meccanismi atti a esplicitare al meglio le osservazioni su una scheda di valutazione; e soprattutto con i tipi di  Marcosymarcos, per i corsi di editing) mi hanno aiutato ad affinare tale ricerca, affascinante e ricchissima. 

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Emanuela Botti

Una donna di pianura, “giovane” poeta che ascolta il mondo. È nata a Milano, dove ha studiato nello storico Liceo Classico Berchet di Via della Commenda. Come essere umano ha compiuto tre miracoli: Elisa, Pietro e Luca.

Nel 2018 con La Vita Felice editore ha pubblicato Le fate ingorde, il suo primo  libro di poesie.

Con le Edizioni Pulcino Elefante di Alberto Casiraghi ha pubblicato:

“In ascolto” (con illustrazioni di Alberto Casiraghy)

“L’aria” (con illustrazioni di Luigi Mariani)

“Oggi cucino” (con illustrazioni di Alberto Casiraghy)

Nel 2018:

  • classificata nella sezione poesia inedita del Premio Nabokov di Novoli
  • 3° classificata al Premio di Poesia Casa Museo Alda Merini di Milano.

Nel 2019 il suo libro di poesie “Le fate ingorde” ha ricevuto la Menzione d’onore al Premio Lorenzo Montano di Verona.

Nel 2020 è stata finalista – sezione Poesia – al Premio Fabrizio De Andrè e si è classificata seconda al Premio Internazionale Salvatore Quasimodo (con il libro Le Fate ingorde).

Ha ricevuto una Menzione di Merito – sezione poesia inedita – al Premio Lorenzo Montano

Verona e una Menzione Speciale – sezione poesia inedita – al Premio Internazionale di

Poesia e Letteratura “Ascoltando i silenzi del mare” III° edizione – Isola d’Elba.

Nel 2021, a Marzo, è uscita la plaquette “Una Penelope a rovescio” (edizioni Fiori di Torchio – tiratura limitata) e una nuova silloge uscirà nel mese di Aprile, sempre con Ed. La Vita Felice.

Suoi testi hanno ricevuto riconoscimenti anche ad altri premi e la pubblicazione su riviste di settore.

Ha partecipato a due finali nazionali del Poetry Slam Italia.

Lisa Ridolfi

Classe ’91, è studentessa alla magistrale in Editoria e Scrittura della Sapienza di Roma e si è precedentemente laureata presso l’Università di Bologna con una laurea triennale in Storia e una magistrale in Scienze Storiche.

Ama lavorare e tra le mille esperienze si contano anche alcuni mesi presso le Librerie Feltrinelli e Librerie Coop. Ha avuto anche un’esperienza nella letteratura dell’infanzia lavorando per la Libreria indipendente Bubusettete di Cervia.

Ha due grandi passioni: viaggiare e Totti. Ma oltre a questo è un’amante della lettura, specialmente le piace circondarsi di narrativa di viaggio.

Scrive articoli sportivi per due testate giornalistiche. Al momento collabora come ghost writer con alcune case editrici indipendenti.

Il suo sogno è fare la reporter in giro per il mondo, trattando tematiche culturali, quotidiane e, perché no, calcistiche.

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