Gloria Sinatra
Gloria Sinatra ha 27 anni e no, non ama cantare come Frank. Preferisce disordinare gli scaffali dei librai alla ricerca del senso della vita, scrivere poesie o presunte tali e tradurre senza troppa malinconia ma con tanto sprezzo del pericolo.
Dopo il diploma in un liceo linguistico siciliano in cui ha studiato inglese, francese e tedesco si è innamorata dei colli marchigiani, e in particolare dei sampietrini e dell’umidità urbinate. I frutti di questo singolare matrimonio tra mari e monti sono stati una laurea triennale in lingue e una figlia che oggi ha sette anni e che parla una lingua che dovrà imparare a tradurre.
Ha scelto di proseguire con una magistrale in Traduzione Editoriale e Formazione Linguistica. Le sue tesi hanno a che fare con transmedialità, rapporti interculturali, Victor Hugo e strane derive che l’hanno condotta in luoghi inaspettati e mondi singolari come Gotham City e Tim Burton.
Le lingue che ha scelto di tradurre sono inglese e francese ma tra la Regina Elisabetta e la quiche lorraine, per lei, la seconda vince ad occhi chiusi. La passione per la cultura e letteratura francese sono un aspetto caratterizzante della sua personalità, alla stregua del poetare. In piena pandemia ha frequentato “Tradurre la Letteratura 2020/2021”, corso di perfezionamento in traduzione editoriale della Fondazione Unicampus San Pellegrino, un’esperienza che ha drammaticamente confermato la sua inevitabile propensione all’incontro e all’ospitalità di lingue e culture diverse, nonché un’inconsueta capacità di relazionarsi con altri traduttori preservando una certa sanità mentale.
Ha pubblicato articoli di critica letteraria e traduzione per la rivista ClanDestino e per Scrivere Poesia e oggi, oltre a essere mamma di Sofia e Maddalena, si occupa di curare e tradurre, insieme a Pietro Fratta, per la neonata collana “Fuori Tempo” di Scrivere Poesia Edizioni.