Voci nuove fuori dal coro (1): DAVIDE BIN

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Voci nuove fuori dal coro (1): DAVIDE BIN

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La rubrica di Scrivere Poesia dedicata ai versi autentici che emergono dal rumore

Nel panorama sempre più affollato del web, tra un’infinità di libri autoprodotti, versi improvvisati e parole spesso troppo gridate, c’è ancora spazio per la poesia vera, quella che non cerca consenso a tutti i costi, ma esprime una voce autentica.

Con questa nuova rubrica – “Voci nuove fuori dal coro” – vogliamo ospitare e segnalare poeti e poetesse emergenti che, lontani dai riflettori e dalle mode del momento, stanno coltivando un linguaggio sincero, appassionato, vivo.

Qui troveranno spazio poesie che sorprendono, che parlano senza filtri, che commuovono senza cercare effetti speciali. Poesie che resistono.

Questa è la nostra prima piccola selezione. Ma sarà solo l’inizio.

DAVIDE BIN ha 15 anni e vive a Gallarate. Scrive poesie perché sente il bisogno di trasformare ciò che fa rumore dentro di lui in qualcosa che possa essere ascoltato. Le parole, per lui, sono più di un mezzo: sono un’urgenza. Non insegue la bellezza perfetta, cerca la verità cruda, quella che arriva dritta e lascia il segno. Vuole che chi legge non solo capisca, ma senta. Vuole creare qualcosa di spettacolare da ciò che spesso fa male.

Questa poesia è scritta soprattutto per le donne, ma anche per tutte le persone che hanno conosciuto la violenza e sono riuscite, in qualche modo, a trasformare il dolore in forza. Scrivere, per Davide, è un modo per dare voce a ciò che spesso resta in silenzio.

Invisibile ma mai spezzata

 

Mi hai parlato con pugni,

quando le parole ti erano sconosciute.

Hai cercato di plasmarmi con la paura,

ma non hai capito che io sono tempesta.

 

Ogni livido sul mio corpo

è un fiore che nasce dal dolore,

ogni lacrima una lama

che taglia il silenzio del mondo.

 

Hai voluto vedermi spezzata,

ma mi hai resa eterna.

Ogni colpo è un grido che risuona

nel cuore di chi ancora tace.

 

Non sono una vittima,

sono un fuoco che arde,

una voce che non conosce catene.

 

Ogni passo che faccio,

ogni respiro,

è un inno alla mia libertà.

 

Non spegnermi mai,

perché io sono la luce

che illumina la strada

di chi verrà dopo di me.

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