“… Il ruolo della parola nella mia vita.”
Claudia Fontana, appassionata di letteratura fin da piccola, da diversi anni collabora con webzine come correttrice di bozze, traduttrice e critica letteraria e ora è nella squadra di Scrivere Poesia Edizioni. Il testo è nato da una intervista con Vera Gheno, e in questo articolo Claudia ne presenta il libro.
Si comincia dalla parola
Vera Gheno, classe 1975, è una delle più influenti socio-linguiste dei nostri tempi. La sua vita ruota attorno a ideali molto chiari – così come molto chiare sono le sue idee e la sua visione del mondo – la normalizzazione, l’evoluzione linguistica che deve andare a passo con la società e rendersi conto di quanto il quotidiano sia politico.
VERA GHENO
Quelli sopracitati solo solo alcuni degli aspetti che Gheno ha delicatamente affrontato in questo saggio in cui è lei a decidere di spogliarsi da qualsiasi convenzione e etichetta affibbiatale (anche, e soprattutto, nel mondo dei social.)
In questo libro, pubblicato con i tipi di Scrivere Poesia, Vera Gheno si racconta senza paura di risultare di troppo facendo lo slalom fra tanti argomenti: la diversità, il femminismo, la lingua, il tanto discusso schwa e la sua vita privata.
Ciò che emerge dal testo è la difficoltà di affermarsi come donna che non si è mai voluta sottomettere a una società patriarcale, spinta però sempre da un grandissimo entusiasmo e una voglia incredibile di rendere il mondo un posto migliore.
Non è sicuramente semplice parlare ad un ampio pubblico di cose come genitorialità, rapporto personale con la propria figlia o con i propri genitori.
Non è facile avere lucidità nel mettere a confronto generazioni per avere un quadro chiaro di cosa “è andato storto” nello sviluppo di una lingua che vorrebbe e dovrebbe essere alla portata di tutti.
Vera Gheno però si mette in gioco, passa dall’amore per la botanica e per gli animali all’Università di lettere, si innamora delle parole e si innamora dei contesti sociologici dove le diversità non sono né da esaltare né da sminuire ma da normalizzare.
Ci racconta e spiega di come la lingua sia in continuo movimento; ci dice anche che è una questione personale e principalmente un atto politico: la parola, la presa di posizione e il vissuto che si trasformano in un atto politico e di cambiamento.
Femminismo e femminismi

Ci parla anche della non necessità di trovare un posto nel mondo, la varietà di culture da lei conosciute, quella ungherese e quella finlandese per esempio, rendono Vera Gheno una donna che sa ciò che vuole, sa ciò che merita e lo dice, lo rivendica senza il bisogno di avere le spalle protette.
Spontaneità
Sicuramente ciò che possiamo trovare in questo saggio è tanto. Ciò che esce è la spontaneità e la genuinità di Vera, quasi un parlare con se stessa, con tono vivace, a cuore aperto e con tanta forza d’animo.
Il libro racconta la “vera” Vera Gheno. E con i tipi di Scrivere Poesia Edizioni, dedica un terzo dei ricavi a una Onlus straordinaria, Fondazione Pangea, che aiuta decine di migliaia di donne e di famiglie che hanno ricominciato a vivere e a sentirsi parte attiva del mondo, grazie alla volontà, al coraggio e a progetti che si basano sulle reali aspirazioni e potenzialità delle persone.


