NON È ANCORA FINITA.
La saturazione mediatica per la guerra in Ucraina ha stimolato le nostre emozioni più viscerali, formando una sorta di gigantesco clickbait avente la collettività come unico consumatore. Ogni giorno pareva l’annuncio della devastazione globale: perché faceva notizia. I titoli ANSA erano giganti.
A seguito di tale saturazione, l’informazione si è riposta sul rischio Covid-Omicron, i bisticci politici, finanche il concerto dei Rolling Stones a Milano. Putin ha appena annunciato due giorni fa la piena operatività per dicembre del missile intercontinentale Sarmat, capace di annientare le capitali europee in pochi secondi, ma l’interesse è stato guidato, fra le varie distrazioni, verso gli esami di maturità.
Due. Ogni giorno.
Ma continua il dramma in un’emergenza che sembra non avere fine. Secondo Save the Children, sono almeno 7,5 milioni i bambini in grave pericolo, esposti ad abusi, traumi psicologici e sfollamento . E secondo le notizie verificate dall’OHCHR, ogni giorno in Ucraina in media più di 2 bambini vengono uccisi e oltre 4 feriti.
Possiamo continuare a informarci, a riflettere, a sollevare infine una voce che sostenga i protagonisti politici che giocano con il destino del mondo? Possiamo infine avere piena consapevolezza di quanto sta accadendo nel cuore dell’Europa? Tante guerre bruciano le terre e le nazioni del mondo; in Ucraina tuttavia v’è un’escalation che coinvolge direttamente le superpotenze.
Una cosa possiamo farla, e subito: visitare per esempio il sito web ufficiale di Save the Children e aver contezza del loro impegno per aiutare i bambini; infine possiamo sostenerli direttamente.
E possiamo in alternativa acquistare e leggere il libro Negli occhi bambini, nato dalla sinergia con la ONLUS, a cui è destinato un terzo di TUTTI i ricavi dalle vendite. È un libro antologico che attraverso racconti, poesie, e la voce dei bambini, nostri figli, ci permette di ritrovare il significato pieno di speranza dell’infanzia; e agire di conseguenza.
Soffermiamoci. Proviamo a fare qualcosa.