Questo è il mio primo post. Resistere alla tentazione di realizzare un blog è difficile; io non ci sono riuscito, infatti. E si comincia senza avere intenzioni chiare: dopotutto è questa la natura della maggioranza di ‘sti post, infilare quasi a casaccio pensieri, osservazioni. Poi, col tempo magari, si trova dimestichezza, si comprendono meglio le potenzialità dei post e della comunità dei blogger… e si inizia a chiacchierare anche di cose più serie, più intense – e non sia mai che sfugga qualche confessione intima: perché nei blog ci pubblichiamo, in un certo senso, eppure restiamo dietro a una sottile cortina elettronica; abbiamo voglia di rivelarci e al contempo non alzare troppo la voce. Meglio così.
Vedo il blog come un buon inizio per un progetto più antico che ancora non è partito, la realizzazione di un sito cui tengo molto e che, guarda caso, chiamerò PensieriCorrenti: idee più chiare, articoli su letteratura e cinema vecchio stampo, animé (di cui sono appassionato) e Spirito, nonché qualche polemica qua e là; ma è un sito difficile da realizzare perché belle grosse sembrano le sue premesse. Troppo materiale da ordinare. Perciò… ritorno daccapo a confessioni diaristiche (si dice?), per divertimento e per esercizio, dacché scrivere è la mia passione, anzi, la mia coscienza.
Chiedo percià venia se talvolta leggerete – se ne avrete voglia – termini un po’ astrusi, ma lo faccio per divertimento e per sfogo. Spero di non annoiarvi. Spero, al contrario, in qualche scambio di opinoni e riflessioni comuni. Poco a poco parlerò di me, per forza di cose mi sfuggirà qualche particolare, no? Ma senza fretta, con flemma bsares’ (pesarese), ché resta il modo migliore per coltivare qualche amicizia, sia pure virtuale.
Qualche accenno: mi piace scrivere, tanto, e fin da ragazzino ho iniziato a farlo con una certa serietà – e anche supponenza, temo. Ho presto azzardato qualche romanzo e ho seriamente esordito un paio di anni fa con il romanzo horror-sperimentaleLe Terre del silenzio, per quella piccola ma splendida realtà editoriale che si chiama Delos Books; poi un altro romanzo, Chanoyu – La Cerimonia del Tè per l’Editrice Prospettiva e infine, l’anno scorso, ho vinto il premio Arpanet (un premio serio, alleluja!) grazie cui è uscito il satirico Nella Città, che forse potrei ritenere il romanzo che al momento mi è riuscito meglio.
Tutto qui. Per ora non c’è bisogno di dire altro, penso. Me la squaglio, per il momento, che sento già un poco d’imbarazzo (per cosa, poi? scrivo su blog per la prima volta, nessuno legge ancora il post, eppure mi sento parecchio osservato… mah…)
Amici, ci risentiremo alla prossima.
Baci,
Pietro