Come la prima stella
del mattino, accecato dal sole
Di un’estate infinita, ecco finalmente
Il sorriso che mi illude il tempo
E ogni notte. In esso è la tua unica
Vera luce, innocente come un sogno.
E di nuovo l’attendo sul tuo viso
Candido che ignora il giorno.
E attendo la speranza
Che mi risolleva dal torpore
D’ogni mio mondo, privo del fiore
Che offri, unico cenno di primavera.