“Io ti amo, mani belle.”
L’anatomia della carcassa di Svevo Susa, al suo esordio poetico per i tipi di Scrivere Poesia, sta già costruendo un piccolo ma importante successo, con buone possibilità che faccia parlare di sé. Libro spontaneo e musicale, di grande e disarmante sincerità, la sua anatomia poetica potenzia con ogni singola parola una introiezione necessaria ad accettare il proprio corpo, strumento sensibile riconosciuto e odiato/amato nelle sue molteplici sfaccettature, nonché “carcassa” donata a un amore sedimentato nel sangue e in queste poesie di forte espressività, dirette e coinvolgenti.
Svevo Susa è musicista che approda alla poesia per una impellente necessità interiore, e tuttavia la poesia (coltivata da anni dall’autore e finalmente fiorita) mantiene strascichi fondamentali di una musicalità accentuata da rimature edotte in chiave assolutamente moderna, quasi una eco e una cantilena intima che accentua un dolore personale e al contempo una bruciante rielaborazione di un bene e di un amore che gli ha lasciato una consapevolezza nuova di sé; una poesia talvolta impetuosa che cerca e rivive il miracolo e la bellezza del sentimento amoroso.
Fin dal suo preordine, che SP ha lanciato in attesa della messa in stampa, il libro di Svevo Susa ha registrato un riscontro straordinario, tanto da imporre alla Casa editrice una pronta ristampa dell’opera. A breve infatti il libro sarà ordinabile presso quasi 500 librerie indipendenti a Roma e in Italia per far conoscere un talento nuovo e da tenere d’occhio, un artista indipendente e originale.
È il momento di scoprire Svevo Susa e la nuova stupenda poesia emergente italiana!