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“Condividere le proprie emozioni”

Scrivere Poesia sta sempre dalla parte del bello, dell’arte e delle idee fresche e feconde che meritano di essere diffuse e sostenute. Per questa ragione, oggi, vogliamo presentarvi il progetto di divulgazione e condivisione culturale promosso da RinasciMente, associazione studentesca nata tra i banchi dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, che si occupa di promuovere la cultura al di fuori degli spazi universitari. Lo faremo dando voce, in un’intervista doppia, a membri dell’organizzazione stessa, che più di chiunque altro possono descriverne al meglio obiettivi, ideali e aspirazioni: Alex Ricci, poeta e fondatore, e Diego Marchesi, illustratore e curatore grafico della rivista dell’associazione, I Mesi della Civetta.

1. Ciao Alex, ciao Diego. Riuscireste a descrivere in una frase cos’è RinasciMente?

Ciao! Ci piacerebbe descrivere RinasciMente riprendendo gli ultimi versi del nostro manifesto: “Saranno vivi i pensieri di chi crederà a più che un pezzo di pane, fame di cultura, nostra identità”.

2. Come nasce l’esigenza di aprire le porte dell’Università e offrire occasioni culturali alla città?

RinasciMente nasce nel settembre del 2022 con l’idea di portare al centro della città di Urbino la cultura. E questo perché? Del resto Urbino è conosciuta fuori regione per la sua piccola ma accogliente università e per il suo fantomatico “giovedì universitario” che accoglie tanti studenti. Proprio questo, però, è il punto: siamo nati con l’idea di favorire, esplorare, offrire occasioni culturali oltre il lato universitario ed esorcizzare i concetti secondo i quali “la cultura è noiosa, teniamola nei banchi di scuola o tra le cattedre accademiche” o “la cultura non può essere divertente”. Dunque siamo nati da un’esigenza: fare cultura, creare comunità e divertirci!

3. Quali aspetti della cultura e dell’arte vuol esplorare RinasciMente?

Tutto nasce da un desiderio: soffermarci sulle persone e costruire qualità. Questo è ciò che ci interessa maggiormente: desideriamo chiedere risposte, e nuove domande, alle persone indagando i vari lati che l’umanità può offrire. I nostri eventi vengono dunque di conseguenza; essi nascono per esplorare gli aspetti artistici e culturali di questo mondo per e con le persone. Creiamo dunque eventi aperti a tutti, di qualità, ed indaganti le varie realtà di questo mondo perché, cambiando i versi di Gaber: “Cultura è partecipazione”.

4. Quali sono le strategie che avete messo in atto per condividere cultura e risvegliare il pensiero critico?

Abbiamo cercato di diversificare, di cambiare costantemente prospettiva – per comunicare ad un pubblico vasto – provando a costruire diversi ambienti, spazi di dialogo e di condivisione. Per spiegarci: i nostri Simposi si aprono al pubblico all’interno di uno spazio fisico nel quale chiunque voglia condividere le proprie emozioni, le proprie idee o, semplicemente, ascoltare e riflettere è il benvenuto. Il podcast Radici e la rivista I Mesi della Civetta offrono invece un’apertura all’interno di uno spazio digitale ampio, aperto a tutti, di condivisione. Radici, del resto, cerca sì di inquadrare le sfaccettature di una città come Urbino, ma anche di volgere ad un target maggiore, al di fuori di queste mura, offrendo temi necessari, perché parte integrante del nostro quotidiano. Della Rivista, se ne parlerà più avanti.

5. Quali tra le vostre iniziative, secondo voi, hanno avuto maggior successo e perché?

Abbiamo riscontrato un ampio pubblico in alcuni dei nostri simposi e, tendenzialmente, in quelli che chiamavano ospiti di rilievo. Di certo, è una metodologia che adotteremo anche quest’anno, e fondamentale sarà la ricerca di figure esperte che sappiano coinvolgere e interagire con il pubblico. Vale la pena nominare anche il Come Stai Urbino, iniziativa realizzata nel maggio 2024 insieme ad altre associazioni studentesche del territorio per dare voce al delicato tema della salute mentale. L’evento, per la qualità nella ricerca, nella partecipazione, nella rilevanza organizzativa ha riscontrato un ottimo successo.

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ALEX E DIEGO

6. La natura di RinasciMente è poliedrica e inclusiva. Avete un riscontro di questo tipo anche nei termini di una partecipazione diversificata?

I nostri eventi si aprono a tutti e a volte accade che vari tipi di età si affacciano alla nostra realtà. Va detto che tendenzialmente la partecipazione ai nostri eventi è legata ad un target giovane, di studenti o ricercatori, ma in qualcuno dei nostri format come il Poetry Slam, i Simposi, il Come Stai Urbino ed anche uno dei nostri primissimi eventi che consisteva in un “cinema all’aperto”, abbiamo avuto il piacere di riscontrare un pubblico diversificato e questo ci fa ben sperare. Del resto, è nostro interesse coinvolgere tutta la comunità, non solo una singola realtà.

7. Mentre Radici, il vostro podcast, è dedicato a tematiche più legate al contesto universitario, I Mesi della Civetta è una rivista culturale che chiama a sé artisti e intellettuali i cui contributi spaziano tra mille arti e discipline. Ce ne parlate meglio?

La nostra rivista, I Mesi della Civetta, parla da sé: “La volontà motrice che ha dato vita alle pagine è quella di appassionare e incuriosire chiunque desideri avere una visione non richiesta tra le righe di questo inchiostro digitale”. Vogliamo creare interazione e costruire assieme alle persone che mese dopo mese ci inviano le loro opere una piccola, ma grande realtà, che raccolga temi, e momenti, della nostra vita. La nostra rivista rappresenta da quest’anno un’importante crescita di qualità legata ad una nuova redazione che vede a capo Livio Rossetti, ex docente di filosofia nell’Università degli Studi di Perugia, ad un nuovo progetto grafico ed illustrativo, ad una ricerca diversificata dei temi da proporre, e ad una lettura attenta del materiale inviatoci.

8. Alex, puoi descriverci la tua esperienza come poeta nel contesto di RinasciMente?

Lavorare all’interno di un team dai più svariati interessi, tutti accomunati dallo spirito culturale, è stato ed è tuttora, per me, un qualcosa di emozionante, un qualcosa che vale la pena ricordare. Come poeta mi sento molto vicino agli interessi di questa associazione ed ho contribuito sin da subito attraverso la realizzazione del nostro manifesto poetico, che ancora si trova appeso in qualche palazzo universitario. Ho realizzato poi, insieme ai miei colleghi, I Mesi della Civetta, rivista per la quale vado veramente fiero in quanto rappresenta appieno gli ideali, le emozioni, la creatività delle persone e racchiude, all’interno delle pagine d’inchiostro, tantissime poesie, tantissimi regali che le persone hanno voluto, e vogliono tuttora, offrirci. Da ultimo, vale la pena nominare il Poetry Slam, evento di “sfida a colpi di versi” che siamo riusciti a portare per la prima volta tra queste quattro mura ravvivando tra la cittadinanza il piacere di ascoltare e fare poesia, perché la poesia vive energicamente ancora oggi, non sarà mai relegata solo al passato.

9. Diego puoi descriverci la tua esperienza come illustratore e grafico per I Mesi della Civetta?

Creare questa rivista è stato un processo estremamente stimolante, soprattutto per la possibilità di costruire un’identità visiva forte e riconoscibile. L’elemento illustrativo poi è concentrato esclusivamente sulla copertina: ogni illustrazione è stata pensata per sintetizzare l’essenza del numero, creando un’immagine d’impatto che cattura l’attenzione e anticipa i temi trattati. Un altro aspetto fondamentale è stata la scelta di contraddistinguere ogni numero con un colore specifico. Questo sistema cromatico non solo aiuta a creare una chiara distinzione tra le edizioni, ma rafforza anche la riconoscibilità della rivista, trasformandola in un oggetto collezionabile. Oltre all’aspetto tecnico ho trovato a dir poco arricchente il potermi confrontare con una redazione professionale e carica di energie per portare alla luce un prodotto interessante e ben curato.

10. Come si può entrare a far parte dell’associazione o comunque contribuire al suo nobile progetto?

Se sei interessato/a a far parte della nostra associazione ed a vivere insieme a noi queste bellissime emozioni, puoi iscriverti a RinasciMente ad un costo di €10 annuali e contribuire attivamente al nostro progetto. Se vuoi conoscerci, vederci, scoprire i nostri format, ti consigliamo di seguirci sui nostri social, Instagram, Facebook, TikTok e di visionare il nostro nuovo sito, costantemente revisionato, nel quale conoscerai le nostre iniziative e potrai sfogliare le pagine della nostra Rivista. Vieni a conoscerci, vedrai tu stesso/a se RinasciMente è ciò di cui hai bisogno; noi saremo lieti di ospitarti in una realtà nella quale sarai libero/a di esprimerti!

Grazie Gloria e grazie a Scrivere Poesia di averci concesso questa magnifica opportunità. Parlare, condividere, esprimere emozioni è ciò che ricerchiamo costantemente e per questo vi siamo enormemente grati.

Vi ringraziamo entrambi per esservi confidati con Scrivere Poesia e invitiamo tutti gli amanti dell’arte e della cultura ad andare a scoprire il mondo vivace, brillante e variegato di RinasciMente!

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